Il tipico piatto del grazioso borgo toscano si può degustare durante gli eventi gastronomici e lo si potrà mangiare anche all’Osteria Maccalè
Non gliene vogliano i romani, ma non è la prima volta che a San Giovanni delle Contee, in Toscana, si sente dire: “Ma un’Arrabbiata così non l’abbiamo mai mangiata” e come dargli torto. Troppo buona da dire diversamente, troppo gustosa da farne a meno, troppo “originale” da essere veramente intramontabile. Le Penne all’Arrabbiata a San Giovanni delle Contee sono veramente un piatto unico, frutto di una ricetta che vive negli antichi ricettari delle massaie, custoditi gelosamente nelle soffitte. Un piatto che nasconde agli occhi i suoi segreti e rivela al palato un gusto incredibile, tanto che viene da pensare che i prodotti utilizzati per la preparazione (che vi sveleremo di seguito), sono unici.
UN PO’ DI STORIA LOCALE DI QUESTO PIATTO
le Penne all’Arrabbiata hanno iniziato a farsi strada con la cena paesana di San Giovanni delle Contee che sanciva la fine dei festeggiamenti popolari. Gli abitanti si portavano da casa tavoli e sedie e si mettevano in attesa che le cuoche del paese gli servissero le “Penne all’Arrabbiata”, cucinate per l’occasione in pentoloni di acciaio, in luoghi improvvisati. Un piatto tirava l’altro tanto che c’era chi riusciva a finire anche 6 piatti di pasta. Da quegli anni sono trascorsi decine di anni e la cena “del lunedì” è rimasta nelle usanze degli abitanti di questo borgo toscano, così come è rimasta intatta la ricetta di quelle penne, che incredibilmente conquistano il palato di chiunque le assaggi.
DAL PASSATO AL PRESENTE. CONTAMINAZIONI GASTRONOMICHE
Di questa arte, quella cioè di riuscire a preparare delle incredibili Penne all’Arrabbiata, ne è stata fatta virtù, così durante la sagra di paese il piatto viene proposto con la ricetta originale. Il perché a San Giovanni delle Contee le Penne all’Arrabbiata siano diventate un piatto unico è dato, oltre che dalla sua italianità doc, anche dalla vicinanza alla provincia di Viterbo dove il famoso aglio di Proceno (Vt) e i pomodori che nascono negli orti naturali sono le colonne portanti della pietanza stessa.
DALLA TERRA ALLA TAVOLA. DALLE PENNE ALLE TAGLIATELLE
Le Penne all’Arrabbiata Sangiovannese si possono mangiare durante gli eventi stagionali organizzati a San Giovanni delle Contee. Le cuoche locali, nutrite dal desiderio di rivisitare il piatto senza snaturarlo hanno pensato di abbinare il sugo all’Arrabbiata con le tagliatelle: prima l’associazione culturale Circolo L’Impronta poi la Cooperativa di Comunità di San Giovanni delle Contee hanno pensato di sperimentare e cucinare le Tagliatelle all’Arrabbiata Sangiovannese dove i prodotti utilizzati per la preparazione del piatto sono tutti del territorio. L’osteria Maccalè, che presto aprirà i battenti, intende cucinare piatti che a San Giovanni delle Contee hanno una “storia” da raccontare, e le Tagliatelle all’Arrabbiata Sangiovannese conservano tutta l’autenticità di un’antica ricetta.
TAGLIATELLE ALL’ARRABBIATA. UN PIATTO A CHILOMETRO ZERO
Il territorio circostante il piccolo borgo toscano di San Giovanni delle Contee ospita molte aziende che coltivano ottimi e genuini prodotti della terra. Le tagliatelle fatte a mano sono uno dei formati di pasta fresca più frequenti e a San Giovanni delle Contee, è d’obbligo, che l’impasto sia di ottima qualità, ecco perché le cuoche del paese utilizzano la farina di grano tenero Verna (coltivato da un agricoltore locale) e macinato da un mulino distante pochi chilometri da piccolo borgo toscano. Le uova sono delle galline di un altro contadino locale, così come i pomodori per fare la salsa provengono dagli orti del paese. L’Aglio è quello rosso di Proceno, coltivato nel territorio del Comune omonimo fin dai tempi più antichi, il quale si è conquistato oggi un’ottima fama presso i consumatori per le sue inimitabili caratteristiche organolettiche. Si conserva naturalmente molto più a lungo delle altre varietà; viene coltivato in terreni collinari di tipo argilloso, è caratterizzato da un profumo intenso e da un sapore forte e gradevole. infine il peperoncino, anch’esso coltivato da un appassionato locale di queste piantine.
La qualità è sicuramente negli ingredienti ma ciò non giustifica il gusto unico della salsa e della pasta. C’è chi dice che molto dipenda dalla lavorazione dell’aglio, chi dalla quantità di peperoncino e chi invece insiste sui tempi di cottura del pomodoro. Certo è che chi mangia l’Arrabbiata Sangiovannese non può più farne a meno.